Lunedì 21 agosto, ore 21.00
Presentazione del libro: Vita nel ghiaccio. Le forme dall’invisibile
alla presenza di Associazione Alaro
Il libro affronta il tema del dialogo tra Uomo ed Elemento Acqua che si manifesta nell’acqua pranizzata (acqua informata dall’Energia Vitale) mostrandosi in bellissime forme.
A seguire: UN ALTRO MONDO
Regia di Thomas Torelli. Italia 2014, 63 minuti
Il film documentario propone una riflessione sulla interconnessione tra uomo e universo, legame che troppo spesso gli uomini dimenticano di avere. Un viaggio alla scoperta delle conoscenze di antichi uomini tribali, tra fisica quantistica e credenze ancestrali, per sfidare la visione moderna del mondo. Un inedito modo di interpretare la realtà.

Martedì 22 agosto, ore 21.00
IL PIANETA DELLE SCIMMIE
Regia di Francklin J. Shaffner. USA 1968, 112 minuti
Il film, basato sull’omonimo romanzo scritto nel 1963 dallo scrittore francese Pierre Boulle, racconta dell’astronauta, George Taylor, unico sopravvissuto di una navicella spaziale, partita dalla Terra alla ricerca di nuovi mondi, precipitata su un pianeta governato da un popolo di scimmie parlanti che trattano gli umani come bestie. Catturato dalle scimmie, Taylor suscita l’interesse di due scienziati, Cornelius e Zira, riuscendo a dimostrargli di essere intelligente e convalidando così la loro teoria, vietata dalla scienza ufficiale, della discendenza delle scimmie dall’uomo. Ostacolato dal dottor Zaius, scienziato capo che conosce la verità sulle origini del suo popolo ed è deciso ad eliminare quella che considera una grave minaccia, Taylor infine raggiunge la “zona proibita”, dove scopre dei ruderi e prende coscienza di una sconvolgente verità.
Il film guadagnò un Oscar per il trucco e fu candidato con altre due nomination per la colonna sonora e per i costumi.
Mercoledì 23 agosto, ore 21.00
TU MI TURBI
regia di Roberto Benigni. Italia 1983, 96 minuti
Film in quattro episodi: Durante Cristo, Angelo, In banca e I militi. Con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Carlo Monni. Musiche di Paolo Conte.
Esordio alla regia di Roberto Benigni, il film, anche se stilisticamente acerbo e non completamente riuscito, ha il pregio di una comicità immediata, surreale e venata di malinconia. Strepitoso (e amaramente attuale) l’episodio In Banca che vede Benigno alle prese con il Direttore di Banca che gli spiega le regole per accedere a un mutuo per l’acquisto di una casa. Nell’episodio I militi la vena surreale e malinconica di Benigni si esprime al meglio nell’indimenticabile duetto fra i due soldati di guardia all’Altare della Patria. Da vedere e rivedere assolutamente!
Giovedì 24 agosto doppio appuntamento
Giovedì 24 agosto, ore 18.00
PASSEGGIATA LUNGO LE RIVE DELL’ARNO
Il fiume e la città raccontati da Fabrizio Trallori, esperto di storia fiorentina
Appuntamento alle 17.45 nel Parco presso il bar Anconella Garden
Prenotazione alla mail: infocinema@anemic.it
Giovedì 24 agosto, ore 21.00
LE CHIAVI DI UNA STORIA- LA COMUNITA’ DELL’ISOLOTTO
regia di Federico Micali. Italia 2022. minuti
A seguire conversazione con alcuni rappresentanti della Comunità dell’Isolotto.
Attraverso filmati d’epoca e il ricordo di tanti testimoni, Micali racconta la storia del quartiere dell’Isolotto, a Firenze.
Nel film documentario, prodotto dalla stessa Comunità dell’Isolotto con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il regista Federico Micali ripercorre, con rari documenti d’archivio e interviste a tanti testimoni, la storia del Quartiere dell’Isolotto da quando nel 1954 nel nuovo quartiere di periferia arrivò un “prete ribelle”, don Mazzi (compagno di seminario di don Milani), che diceva messa con la traduzione dal latino, guardando i fedeli e non dando loro le spalle, e si schierò con gli operai che lottavano per il loro posto di lavoro, arrivando ad offrire loro gli spazi della chiesa per le riunioni sindacali. Micali ne ripercorre le vicende passando dall’alluvione a Firenze del ‘66, che vide la Comunità impegnata nell’aiuto agli sfollati, alla pubblicazione sulle pagine della rivista L’Espresso del “nuovo catechismo” ispirato alle idee del Concilio Vaticano II; dalla trasformazione degli edifici ecclesiastici in casa famiglia per giovani orfani o migranti, alla creazione di un proprio archivio e notiziario di quartiere; fino al 1968 con la contrapposizione alle decisioni del Vescovo e la conseguente rimozione di Don Mazzi, l’occupazione della Chiesa e la Messa celebrata in piazza, all’aperto.
“La voglia di raccontarci – dicono dalla Comunità dell’Isolotto – si lega ai vissuti personali entro una trama collettiva che ha generato consapevolezza, partecipazione e che ha reso il territorio dell’Isolotto protagonista di conquiste ed esperienze sociali innovative nella recente storia di Firenze. L’obiettivo è anche quello di offrire alle generazioni che non hanno vissuto o conosciuto tutto questo una chiave di lettura che permetta di trovare nella narrazione ragioni per leggere e affrontare le sfide del presente”.