lunedì 28 agosto, ore 21.00
Causa maltempo, l’evento è rimandato a venerdì 1 settembre, ore 21.00
Food reLOVution
regia di Thomas Torelli. Italia 2016. 83 minuti
“Food ReLOVution” è un coinvolgente e rivelatore documentario che esamina le conseguenze della cultura della carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente. Il film vuole essere uno strumento stimolante e di informazione, che ci ricorda che abbiamo il potere di cambiare le cose se vogliamo davvero, a cominciare da noi stessi. Non bisogna affidarsi solo ai dogmi alimentari imposti dalla società ma conoscere ciò che si mangia, l’unico modo per dare inizio alla rivoluzione. Fatta con amore.
A seguire: conversazione con Dora Grieco e Roberto Politi di Progetto Vivere Vegan, Daniel Monetti, biologo e ambientalista, Teresa Bagni di Associazione Alaro
martedì 29 agosto, ore 21.00
Causa maltempo, l’evento non avrà luogo
La fattoria dei nostri sogni
regia di John Chester. USA 2018, 91 minuti
Girato nell’arco di 8 anni, La fattoria dei nostri sogni racconta l’incredibile storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, quello di costruire un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica. John, cameramen, e la moglie Molly, food blogger, adottano il cane Todd, che rinchiuso nel loro piccolo appartamento, quando i due sono al lavoro, abbaia tutto il giorno provocando l’ira dei condomini. È l’inizio di una grande avventura: John e Molly abbandonano la città e acquistata una fattoria abbandonata a Ventura County, a un centinaio di chilometri da Los Angeles, decidono di diventare coltivatori e allevatori, puntando alla varietà e diversificazione delle specie animali e vegetali in un habitat rassegnato alle monoculture intensive. Il loro mentore è Alan York, un consulente-guru che impartisce loro lezioni di ecocompatibilità. Il terreno è arido, le difficoltà incontrate tante, ma John e Molly riusciranno faticosamente a far rifiorire l’esausto ecosistema del luogo.
mercoledì 30 agosto, ore 21.00
Presentazione del libro La commedia cinematografica toscana 1975-2022 alla presenza dell’autore Fabrizio Borghini
Il libro teorizza l’esistenza di un genere cinematografico, denominato commedia cinematografica toscana, sorto dalle ceneri della commedia all’italiana, la cui nascita si deve a due pellicole di Mario Monicelli: Amici miei, del 1975, e Un borghese piccolo piccolo, del 1977. Il grande successo di Amici miei spalanca la porta alla toscanità nel cinema italiano, poi l’esplosione di Benigni consolida l’avallo del pubblico ai film dove si parla toscano, fiorentino prima, pratese poi e infine livornese. E quello che inizialmente sembrava essere solo un filone di successo nel corso degli anni si trasforma in un vero e proprio “genere”, grazie ai continui successi di Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti, Paolo Virzì, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, sorretti da autori che a mano a mano si impongono come Ugo Chiti, Giovanni Veronesi, Francesco Bruni.
A seguire Lucignolo
regia di Massimo Ceccherini. Italia 1999, 93 minuti
Esordio alla regia di Massimo Ceccherini e scritto dall’attore insieme a Giovanni Veronesi, il film narra le gesta di Lucio, un moderno Lucignolo, svogliato, cattivo e scapestrato, rifacendosi fin dal titolo al celebre personaggio creato da Collodi. Lucio non ha né arte né parte, tratta malissimo i genitori e passa le giornate a dormire. Si alza solo per andare al bar dove incontra lo strampalato amico Pino (interpretato da Alessandro Paci). Un giorno Lucio sostituisce la sorella che lavora in una casa di cura. La direttrice (Claudia Gerini) vorrebbe mettere su un piccolo spettacolo teatrale e cerca per organizzarlo una persona esperta alla quale è disposta ad offrire un compenso. Lucio convince Pino a fingersi attore per ottenere l’incarico e dividere con lui il compenso, ma l’inganno non sortirà l’esito sperato.
giovedì 31 agosto, ore 21.00
L’Universale
regia di Federico Micali. Italia 2015, 88 minuti
Il film è ambientato negli anni settanta a Firenze ed è incentrato sulle vicende dello storico cinema “Universale”, nel quartiere popolare di San Frediano, chiuso nel 1989. La colonna sonora è composta dalla Bandabardò. Tre amici (Tommaso, Marcello e Alice) con un elemento che li unisce (oltre al fatto di essere fiorentini), una sala cinematografica: l’Universale. Negli anni ‘70 a Firenze il cinema Universale rappresentava il vero luogo di aggregazione del quartiere, dove lo spettacolo non erano solo i film proiettati ma gli spettatori che quei film li commentavano a voce alta. Non è un film ‘nostalgico’, ma piuttosto un film sulla memoria del ruolo che il cinema ha avuto nella società italiana come prodotto culturale ma anche come luogo d’incontro.
A seguire conversazione con il regista